giovedì 24 ottobre 2013

Siamo figli delle stelle...

Io ascolto i Journey a tutto volume, ma la vocetta stridula della signora qui accanto deve avere una frequenza speciale, perché sovrasta perfino l'assolo di "Anyway you want it". Tiene aperta sulle ginocchia una rivista di gossip e non fa che gesticolare animatamente con la vicina. Abbasso il volume e assumo le sembianze di Jessica Fletcher chiedendomi cosa mai le abbia infervorate tanto. " Lucia,guarda che son cose serie,ti devi fidare!La settimana scorsa ci ha preso in pieno, anche su mia cognata!" L'amica si acciglia e sembra perplessa:"ma io non é che ci credo tanto..."
"Scherzi?Guarda:" e si appresta a leggere la paginetta dedicata all'oroscopo. «bla bla bla...la luna...i pianeti...bla bla...la fortuna...»
"Pensa che io non ci credevo! Ma settimana scorsa diceva che mi arrivava una bella notizia e mia cugina si sposa!"
L'amica sembra sorpresa, e avvicinandosi sbircia il giornaletto tutta curiosa; rimane in silenzio e corruccia le labbra facendosi seria, poi sbuffa e mormora: "mi sa che a questo punto a mio marito ce lo dico domani che ho rigato la portiera, oggi il Capricorno avrà una brutta giornata." Sorrido tra me pensando alla poverina che al rivelare il misfatto al marito specificherà "peró ho aspettato a dirtelo oggi perchè ieri il tuo oroscopo era tremendo tesoro!" A meno che non sia Paolo Fox, cara signora, temo che suo marito non passerà sopra al danno tanto facilmente...

venerdì 18 ottobre 2013

Tipi da sciopero

Quando c'é lo sciopero si sa, perfino i piú zen di noi optano per la loro versione malefica; cosí,tra una corsa e una coincidenza presa al volo, mi son trovata a riflettere sulla vasta ma ben riconoscibile gamma di personaggi che é possibile osservare in queste circostanze.
L'OSTRUZIONISTA
tipicamente uomo,media corporatura,aria stressata. Si sistema fronte porta e blocca l'accesso oscurando i possibili spiragli ancora esistenti,a volte per preservare il proprio spazio vitale,in altri casi per puro sadismo nei confronti dei malcapitati avventori. Estremamente resistente agli urti.
IL BUON SAMARITANO
Solitamente uomo, magro e smunto,con l'aria di chi si farebbe calpestare nudo da un trampoliere. Attende composto il treno in banchina,ma al momento di salire a bordo lascia passare donne,bambini e anziani, corredando il suo gesto con ampi sorrisi e aria da boyscout. Se trovato al momento giusto puo salvarvi il viaggio.
IL VIGILE URBANO
Ambosessi, solitamente tra i 45 e i 50 anni, si posiziona lato porta aiutando nelle complicatissime manovre di carico/scarico/stipamento passeggeri con il tipico fare da supereroe. In quanto maniaco del controllo ha la tendenza ad organizzare in ordine alfabetico o per caratteristiche fisiche similari,quindi occhi aperti, e cercatevi un sosia.
LA SFINGE
tipicamente donna, over 40, assetto facciale da casalinga disperata/lavoratrice/madre/femminista convinta. Una volta a bordo sceglie accuratamente una postazione a lei congeniale impiantando mentalmente perni in adamantio nel pavimento e ignorando qualsivoglia richiesta di collaborazione anche se proveniente da anziani e bambini. La sfinge è considerata temibile perche difficilmente viene distratta dal suo inspiegabile self control.
IL PICCHIATORE
uomo ben piazzato,varie categorie professionali, si riconosce dalla postura "gomito-in-fuori-gamba-tesa" che assume nel momento esatto in cui si aprono le porte. É solito operare nell'ombra,sferrando colpi clandestini e mantenendo l'aria affranta del cittadino medio. L'unico modo per sconfiggerlo è colpire duro e crederci fino in fondo.
Ma il nemico piu temibile,quello insospettabile e piú letale rimane l'INSPIEGABILE VECCHIETTA.
La vedi di sfuggita,e cerchi di spiegarti in ogni modo cosa possa farci alle 18 di un venerdi sera a Loreto nel bel mezzo di uno sciopero una così adorabile vecchina.Quale visita medica/mercato rionale/torneo di scala 40 possa averla portata lì é un mistero. Ci pensi e ci ripensi.Non ti dai pace. Ha l'aria un pó smarrita, col suo paio di occhiali spessi e la borsetta vintage, ma sotto sotto é il male. Ti guarda piena di aspettative,sa che puo far leva sulla tua compassione,perché agli anziani la precedenza proprio non si puo negare. Si fa avanti timidina, avanzando con le sue scarpette ortopediche e mormorando "grazie signorina" con lo sguardo da Fata Madrina. Ma ecco che arriva il treno,è gia stracolmo,e non c'é un pertugio libero manco a pagare. É il momento: lesta come un gatto si trasforma in un ninja di altissimo livello,e in men che non si dica la vedi sorridere,seduta dove nessun umano era mai arrivato prima,che ti saluta gongolante dal finestrino.
Chiunque abbiate incontrato quest'oggi sulla via di casa, sappiate che avete tutta la mia solidarietà, la metro é un posto da veri duri.

giovedì 10 ottobre 2013

Underground Make up

Seduta e assorta nei miei pensieri vengo distratta da una ragazza che si fa largo a suon di spintoni per raggiungere l'ultimo posto disponibile. Ha l'aria di non aver sentito la sveglia, e mentre si accomoda finisce di abbottonarsi la giacca soffiando via una ciocca di capelli che le si insinua continuamente in bocca. Appoggia una borsa capiente sulle ginocchia sbuffando e mormorando improperi,e per un attimo mi riconosco. Quando sembra finalmente essersi assestata, ecco che comincia ad estrarre pochette e bustine posandosele in grembo con la grazia di un prestigiatore: a giudicare dalla quantità di gingilli sta preparandosi ad attaccare a suon di pennelli, non posso perdermelo. Comincia assicurandosi il ciuffo con una forcina,e acciuffando una spugnetta si mette all'opera noncurante della situazione. Si spalma una crema idratante,poi una bella dose di fondotinta e prosegue sprigionando una nuvola di cipria,tanta che il signore accanto tossisce sonoramente. Sfoderando una gamma di espressioni degne di un mimo con le coliche prosegue col disegnarsi le sopracciglia, e mi accorgo di non essere l'unica sfacciatamente interessata dall'insolito make up show. A tratti l'artista s'interrompe sbuffando,distratta solo dalle brusche frenate del convoglio,e continua imperterrita il suo lavoro rimirandosi a piú riprese in uno specchietto grande come una monetina. "Ecco che ci siamo" penso tra me quando estrae il famigerato mascara...ma niente,tutto va liscio, e quasi invidio la sua incredibile maestria nell'evitare i sobbalzi allontanando prontamente lo scovolino dall'occhio. Estrae infine un bel rossetto rosso ciliegia, e quasi mi commuovo,pronta a far partire l'applauso per l'impeccabile esecuzione, quando ecco il colpo di scena: all'improvviso i freni stridono sulle rotaie e il vagone sembra piegarsi tutto in avanti,mentre i passeggeri in piedi si aggrappano ai sostegni scossi come banderuole sculacciate dai venti. Come in una scena al ralenti, la mano dell'artista si muove incontrollatamente lungo la linea delle labbra superandone il contorno inferiore e trascinando una bella riga rossa lungo tutta la guancia e fin quasi all'orecchio della poverina. Per un attimo temo che gli esca un urlo di terrore, adesso che ricorda il Joker di Batman col suo sorriso deforme e l'aria affranta. Mi scappa da ridere, e anche il mio vicino non si trattiene: ora sì che ha l'aria di un capolavoro. Di Picasso!

mercoledì 2 ottobre 2013

Il Signore dei Tornelli

Questa mattina c'é un notevole tumulto attorno all'edicola; come tutti i mesi ecco l'interminabile coda degli irriducibili. Almeno 70 persone dall'aria esasperata attendono di poter ricaricare l'abbonamento ( cosa che avrebbero potuto fare in qualunque momento precedente a questo evitando la fila ) sperando che il tale alla cassa non se ne vada urlando e mandando tutti al diavolo prima del tempo...passo oltre chiedendo "permesso" senza sosta, e mentre avvicino la tessera al lettore ecco che una mano maschile si allunga sul mio braccio teso: mi giro in modalità "allerta massima/codice rosso/in caso di scippo/cane rabbioso" e mi ritrovo faccia a faccia con un tale sulla trentina. Capelli freschi di taglio,abito scuro e 24ore, sembra uscito da uno spot di un profumo francese. "Ti prego aiutami!" In un secondo mi ritrovo ad immaginare la trama di un brutto film horror che finisce con me distesa sui binari, gli arti mozzati sparsi sulle rotaie e una lapide da Principessa Disney. "scusi?" Balbetto indietreggiando. "vede quella macchinetta laggiú?Quella oltre i tornelli? La prego sono in ritardo,tenga,mi serve un biglietto!" E mi piazza in mano un mucchietto di monetine sonanti. Penso che avrei fatto lo stesso,e che dopotutto mi costa un minuto,quindi timbro,passo i tornelli, pago e torno col biglietto per il signore. Lui mi sorride, ringrazia, si gira, e rivolto alle persone in fila si esibisce in un inaspettato e coreografico gesto dell'ombrello, suscitando il disappunto di tutti gli avventori. Per un attimo temo un linciaggio, e basita e divertita scuoto la testa avviandomi svelta in banchina: é proprio vero che a volte basta pensare fuori dagli schemi!