lunedì 25 novembre 2013

Lo schermo del vicino é sempre piú interessante

Seduta col riscaldamento del vagone che mi manteca gli stivali approfitto del viaggio per chattare con le amiche su Whatsapp. Noto con fastidio che la signora alla mia sinistra fissa insistentemente lo schermo del mio smartphone.Ha un inguardabile cappello di camoscio e pelliccia, e per un attimo sono tentata di tirarle una gomitata animalista così; gratis. In un primo momento sbuffo sonoramente e inclino il telefono nascondendole il contenuto dei miei messaggi, ma poi, vedendola tornare a sporgersi manco stesse seguendo una pista criminosa, tento il linguaggio del corpo girandomi appena e mostrandomi seccata...Lei si scansa indifferente, con l'aria di chi mai e poi mai si sognerebbe di farsi i fatti altrui, anzi si guarda attorno platealmente giocherellando con un lembo del cappotto. Pochi istanti ed eccola nuovamente intenta a studiarsi la mia chat: "è troppo!" Mi dico perdendo anche l'ultima briciola di pazienza che mi era rimasta per questo lunedì. Prima di sbottare avvio la modalità TOLLERANZA ZERO e scrivo in STAMPATELLO : "FATTI I FATTI TUOI".
La signora sembra non realizzare, finché sfinita rincaro la dose e digito "sta leggendo quello che scrivo,vero signora????"
Impagabile la sua espressione contrita e sfacciatamente colpevole. Dovrebbe ringraziarmi per la discrezione,ero tentata di farmi mandare un messaggio vocale e riprodurlo in vivavoce!

giovedì 14 novembre 2013

Nonne mutanti

Seduta e assonnata mi godo gli ultimi istanti di viaggio prima della consueta apnea lavorativa. Il vagone é piú pieno del solito come ogni giovedí...mi trovo a riflettere su come il giovedi debba esserci una particolare concentrazione di strani componenti nell'aria,perché é sempre, inspiegabilmente, il giorno piú "umanamente trafficato" della settimana. Mentre farnetico mentalmente su possibili accordi segreti tra vigili urbani per il dirottamento pilotato del traffico o su passaparola malefici dei controllori ATM che incanalano la gente su treni con vagoni piu piccoli, ecco che dalle porte automatiche vedo spuntare una vecchina. Non raggiunge il metro e 50, ha piú rughe di un'iguana ed é imbacuccata manco si apprestasse a compiere una ciaspolata sul Cervino. Mi chiedo sempre dove vadano le persone anziane a Milano alle 8 del mattino... quasi automaticamente mi spunta il sorriso da brava bambina, ed eccomi in piedi, tutta carina e coccolosa, a farle cenno di accomodarsi al mio posto. La signora mi guarda con un'espressione a metà tra Mrs Doubtfire e Malefica de "La bella addormentata nel bosco",poi tossisce spaventosamente ed esclama: "ma cosa crede,che sono decrepita????se volevo sedermi glielo chiedevo!". Sbatto le palpebre incredula e paralizzata, e la mascella mi cade rovinosamente verso il pavimento. La guardo meglio...no. É indiscutibilmente,insindacabilmente anziana, e a dirla tutta pare che le manchi solo il bastone per sembrare la versione femminile di Yoda. Al ché mi ricompongo,le sorrido di nuovo,questa volta con la mia versione migliore del Joker di Batman, e quasi con cattiveria mi riprendo il mio agognato sedile. La prossima volta che vedete una vecchina apparentemente indifesa fate attenzione alle vostre mosse...potrebbe attaccarvi senza preavviso con una tecnica Shaolin o un colpo segreto del Drago Nascente...

martedì 5 novembre 2013

Agitatissimo me

Sale spintonando chiunque e si impianta come un giavellotto proprio davanti al mio naso: é giovane,irrequieto e visibilmente stressato. Tumburella le nocche sul palo metallico e batte il piede per terra mentre con un dito si allenta il colletto. Lo guardo preoccupata: l'agitazione non é il mio forte, ma i suoi segnali di ansia arrivano chiari e limpidi fin quaggiù. Si sporge per aprire il finestrino sopra la mia testa facendo cadere la giacca sulle mie ginocchia. Sorrido e lo aiuto, mentre lui sbuffa e non gli riesce nemmeno di ringraziare. Dopo qualche interminabile istante di agitazione controllata il colpo di scena: la signora accanto a me si alza, e lui fa per fiondarsi a posare le terga sul tanto agognato e geometricamente legittimo posto quando ecco la donna incinta di turno lanciargli l'occhiataccia. Lui incredulo scuote la testa,e mentre lei sta accomodandosi senza chiedere permesso lui sbotta:"certo signora che la buona educazione è defunta!"
La donna - che di lì a poco sarebbe diventata "idolo del giorno" - lo guarda dapprima in cagnesco,poi calma come un laghetto di ninfee si alza sfoggiando il pancione e ad alta voce esclama:"mi scusiiii,si accomodi pure,non avevo notato la sua invalidità mentale!". APPLAUSI.