venerdì 13 dicembre 2013

The Metro Horror Picture Show

Oggi mi ritrovo inaspettatamente coinvolta nel peggior schema di distribuzione spaziale umana possibile, intrappolata tra due delle più temute tipologie di passeggero esistenti:
"La centralinista" e "Il puzzone".Mi assale lo sconforto mentre mi domando se non sarebbe stato meglio aiutare quel vecchietto sovrappeso con la tuta di ciniglia rossa e le renne di polistirolo ad attraversare la strada, o comprare i Panettoni per la lotta alla Claustrofobia - forse il karma mi sta punendo....sì,devo aver meritato tutto questo. Insomma i due racchiudono la piú pregiata essenza delle rispettive categorie: le rompipalle per vocazione e gli schifosi molesti. In metropolitana é facile riconoscerli,proprio come in uno speciale di QUARK ciascuna specie ha i suoi tratti distintivi e le sue complessità. Ma vediamo piú da vicino i singoli esemplari:
"la CENTRALINISTA" solitamente un rapace femmina diurno,dall'aspetto ingannevolmente minuto ma dal becco letale. Gli esemplari piú anziani presentano una forte accentuazione del tono nella voce e una particolare stridezza che funge anche da difesa contro gli attacchi esterni garantendo una naturale propensione all'allontanamento. Questi esemplari sono petulanti e aggressivi,spesso pericolosamente ignari della loro ubicazione e totalmente noncuranti delle loro capacità invasive. Comunicano con i loro simili incessantemente, servendosi di una sofisticata dotazione tecnologica.
"IL PUZZONE" é un esemplare maschio di medie/grandi dimensioni,solitamente poco avvezzo a contaminare il suo apparato esterno con sostanze profumanti. Emana fetori letali per allontanare chi lo circonda e predilige indumenti acrilici o eccessivamente usurati per intensificare la potenza di fuoco dei suoi pori. Viaggia da solo e talvolta cade in un letargo improvviso se si ritrova a beneficiare di un luogo comodo e sicuro. La sua posizione di attacco standard é con le ascelle in vista e gli arti superiori assicurati a qualche sostegno.
"IL GIOCATORE": esemplare mediamente giovane, maschio e con una straordinaria mobilità nel diteggio. Sviluppa in giovane età una capacità sorprendente di isolare qualsivoglia stimolo sensoriale esterno. Passa lunghe ore in stato di isolamento,ovunque si trovi riesce ad indirizzare tutti i suoi ricettori sensoriali su piccoli/medi schermi luminosi. E' infatti attratto dalla retroilluminazione e dai pulsanti. Raramente comunica con il mondo esterno,salvo manifestare il proprio disappunto con versi gutturali non meglio specificati quando viene distratto o interrotto.
"L'IRREQUIETO": ambosessi,presenta caratteristiche fisiche comuni in tutte le varianti. Asciutto,nerboruto,isterico e indomabile,non ama i sedili riscaldati e la gente che lo circonda. Mantiene di proposito un atteggiamento poco invitante e sprigiona attorno a sé un percettibile stato di allerta e ansia di vivere. Difficilmente lo si osserva immobile,anzi passa tutto il suo tempo a rosicchiarsi le falangette o a soffiarsi via dalla fronte aggrottata ciuffi di capelli unti. Ha la tendenza ad assumere posizioni improbabili ed emette strani suoni sibilanti. Sembra sempre sul punto di lanciarsi dal treno in corsa.
E quante altre meravigliose creature popolano il sottosuolo milanese?Alla prossima puntata!

lunedì 9 dicembre 2013

Pirati della banchina - Jack Splatter

Aspetto diligentemente distante dalla linea gialla il treno per la mia diramazione, mentre quello precedente sta combattendo strenuamente con i soliti "pirati della banchina". Sorrido nel constatare come pur vedendo il treno prossimo alla partenza e con le porte in chiusura, i "corsari del binario" tentino imperterriti i piú improbabili arrembaggi. Alcuni si cimentano nello sprint,altri nel salto triplo,altri ancora usano borse,valigioni e 24ore per guadagnare il varco tra le porte automatiche e infilarcisi sprezzanti del pericolo. Assaltano ogni treno come fosse l' ultimo,talvolta gridando rabbiosi come barbari,talvolta agili e fulminei come cavallette, alcuni tenendo cartellette di plastica o guanti di lana ben stretti tra i denti, straziati da un'incontrastabile bisogno di guadagnare quei 2 minuti e 25 secondi in piú della propria giornata che certamente faranno la differenza.Mentre sbadiglio cercando sulla mia playlist un pezzo dei Deep Purple per darmi una svegliata,ecco che sfreccia capicollando dalla scala mobile un giovanotto sulla trentina: salta 4 gradini atterrando sui frammenti dei suoi menischi, si proietta in avanti come un centometrista sulla linea d'arrivo e accelera disperatamente verso la porta che ha già,inesorabilmente ed EVIDENTEMENTE cominciato a chiudersi. Trattengo il fiato mentre mi spettina sfrecciando e sollevando un tornado e quasi mi viene da gridare "NOOOOO" al ralenti,come in un film drammatico. Niente puó salvarlo: il tempismo non é il suo forte e adesso la pagherà.Si avvicina alla velocità del suono,allungando scoordinatamente le braccia per sfiorare l'ultima fessura della gomma nera che isola le ante scorrevoli...ed ecco il prevedibilissimo epilogo. Il corpo esile e quasi disarticolato del pirata si schianta fragorosamente sulla barriera ormai serrata della nave che salpa,mentre i passeggeri inorridiscono agghiacciati dal poderoso contraccolpo. Il pirata cade all' indietro quasi rimbalzando, spostato dal suo stesso peso e ridotto ad un misero mucchio di abiti sudati e vergogna. Mi avvicino preoccupatissima mentre il treno scompare nell'oscurità della galleria,e il poverino a malapena riesce a rimettersi in piedi. Io e qualche altra buon'anima ci offriamo di aiutarlo ma lui sembra aver perso la voglia di vivere. Per un attimo mi balena il pensiero che il suo scopo fosse proprio quello (grottesco e tragicomico) di morire schiantandosi su di un convoglio perché i binari ormai sono sorpassati. Finalmente si alza dolorante e una signora gli chiede:"ma non potevi proprio aspettare quello dopo?" e lui, con la sconfitta dipinta in volto fa:"mia madre mi ucciderà." Eh beh signori,la mamma ê sempre la mamma. Come contraddirlo?