giovedì 12 settembre 2013

Zaini di gloria

Salgo sul treno ancora mezza addormentata,e sbadigliando mi addentro in un vagone insolitamente rumoroso. Mi guardo in giro con circospezione, ma ormai é troppo tardi: sono circondata. Almeno 25 adolescenti ambosessi occupano la carrozza con la discrezione di una colonia di babbuini in calore. Hanno faccette riposate e sorrisi spensierati,e un pó li invidio,perché probabilmente oggi ricomincia la scuola. D'un tratto l'atmosfera festante si fredda: una ragazzina con l'apparecchio ai denti e una discutibile dose di matita nera sugli occhi esclama:"e se la prof ci chiede della guerra in Siria?" Quella che sta per diventare l'idolo delle compagne esclama:"gli diciamo che al mare la tele non c'era!" Cerco di non deglutire troppo vistosamente e trattengo una risata isterica,mentre il genio N.2 esclama:"ma guarda che io ho il TgCom sul cellulare,quindi..." Le amiche si fanno interessate:"e cosa è che é successo?" Trattengo il respiro come un cucciolo di Dalmata al cospetto di Crudelia Demon mentre temo la risposta:"eh in pratica hanno visto delle scie chimiche in Siria e Obama vuole bombardarli." Per poco non cado dai tacchi, quando arriva il colpo di grazia:"ma non ho capito chi é sto Assad, io sapevo che c'era Saddam!". In quel preciso istante il mio cuoricino si é stretto in un morsa di dolore, e ho provato pena e compassione per tutti i professori di storia del mondo.

1 commento:

  1. Buonasera Viaggiatrice,
    io dico che al posto di deridere quei ragazzini tu avresti potuto fornire loro qualche info sulla guerra in Siria, o perlomeno spiegare la differenza tra Saddam e Assad. Certo che sghignazzarsela è più facile e divertente, lo capisco, ma non vantartene. A parte questo, che ti aspetti da dei ragazzini? Che nel periodo più spensierato della loro vita (le vacanze estive) si tengano informati di politica internazionale? Qualcuno forse, ma in una scolaresca di 25 elementi è normale che a tenere banco siano le scuse per eludere le domande degli insegnanti. Il problema è che tu sei mal disposta nei loro confronti fin da subito ("la discrezione di una colonia di babbuini in calore", sono dei ragazzini, andiamo!) e vuoi far passare il più classico e patetico dei "ai miei tempi non era così" ("una discutibile dose di matita nera sugli occhi"; la critica malcelata alla tecnologia odierna del "io ho il TgCom sul cellulare"). Insomma, detto in parole povere credo che il problema sia tuo, non dei ragazzini.

    Stefano (perdona l'anonimato ma non dispongo di nessuno dei profili proposti)

    P.S.
    Ogni commento sgrammaticato, poco intelligente o di carattere offensivo verrà prontamente eliminato.
    "e un pó li invidio"
    Capisco.

    RispondiElimina

Ogni commento sgrammaticato, poco intelligente o di carattere offensivo verrà prontamente eliminato