mercoledì 18 settembre 2013

Mr Decibel

Un tale sulla quarantina con dei jeans di velluto a coste e l'aria stralunata discute al telefono gesticolando animatamente. Ascolta a brevi intervalli il suo interlocutore fissando il vuoto a bocca aperta, ogni volta bloccandosi in una paralisi momentanea per poi ricominciare ad inveire scuotendo la testa e il doppio mento come una brutta gelatina. Sembra che qualcuno lo comandi a distanza e si diverta a metterlo in pausa. Descrive con ampi gesti ogni parte della discussione a proposito di avvocati, tribunali, intentate cause e denunce per intimidazione,ma il frastuono del treno in corsa copre le parole, facendolo sembrare un pessimo ballerino impegnato in una silenziosa macarena. Il suo vicino sembra esasperato,tutto intento a leggere il suo librone,e ogni volta che i toni si alzano impreca fra sè e sè lanciando terribili occhiatacce. Ad un certo punto, sfinito dal fastidio, il lettore lo tocca appena sul gomito e gli fa cenno di abbassare il volume. Il rumoroso parlatore si volta seccato e come niente fosse prosegue la sua predica. Sono quasi tentata di fondare l'associazione "per la quiete metropolitana" comiciando la raccolta firme e un corteo tra vagoni comunicanti quando il lettore esclama:"guardi la denuncio anch'io per disturbo della mia quiete!" AMEN FRATELLO!!!! Avrei fatto partire l'applauso...ma sono arrivata a destinazione.

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