martedì 11 febbraio 2014

Non è un vagone per vecchi

Sopporto stoicamente le brusche frenate del macchinista aggrappandomi a due mani al sostegno più vicino. Eppure perfino io giocando col simulatore dell'ATM riesco a generare meno disagio nei passeggeri... 
(linko il gioco, vi consiglio di farci un giro M3 SIMULATOR).
Mentre cerco con tutta la concentrazione possibile di rimandar giù il pranzo che risale il mio apparato digerente come un salmone, ecco che entra una simpatica coppia di anziani signori. Lui ha un buffo cappello in feltro che sembra coperto di muschio, un bastone e una pronunciatissima gobba, potrebbe passare per Maestro Yoda se solo avesse un colorito più smorto, mentre lei sembra più giovane, mi ricorda Mrs Doubtfire, alta, robusta, con i capelli bianchi cotonati e l'abbondante davanzale. Mi sposto di buon grado per farli accomodare, riagganciandomi prontamente al palo perchè temo il peggio alla ripartenza, e una gentile signora fa accomodare il signore in difficoltà. Come da copione il macchinista parte sgommando, nessuno deve avergli spiegato che il treno accanto va nella direzione opposta, non c'è pericolo di sorpasso...Mentre i passeggeri si ripettinano e raccolgono giornali e libri dal pavimento, sento la signora inveire contro il povero anziano: "sta su papà, non ti addormentare che scendiamo subito!". Un pò mi intenerisco, il signore fa del suo meglio ma pare sopraffatto da una stanchezza immane; lei lo tocca sulla spalla: "papà guarda che se dormi ti lascio qua!" Sembra quasi che l'idea la alletti, con quell'espressione seccata e il tono stridulo. Il treno arriva in stazione e comincia a frenare, e il vecchietto si issa agguantando ogni presa disponibile, compreso il mio povero cappotto che penderà per sempre a sinistra...sospiro e cerco di aiutare, mentre il disastro incombe minaccioso a suon di rotaie stridenti...il convoglio inchioda ben oltre la fine della banchina, e il povero Maestro Yoda ci da una stupefacente dimostrazione di ciò che s'intende per "levitazione" venendo sbalzato in alto e poi fragorosamente al suolo. Tutti si tuffano in soccorso, mentre qualcuno ride e il treno lentamente retrocede in posizione; "si è fatto male?" Chiedono preoccupati tutti i passeggeri. La figlia pettoruta e arcigna scuote la testa e lo solleva bruscamente, (con quei bicipiti mi viene il dubbio che Robin Williams di colpo si riveli) calcandogli il cappello in testa e rimproverandolo "ecco!Ben ti sta!E stasera niente peperoni!"
Ma nooooooooooooooooo!!!

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